Hey, non così in fretta! Molto probabilmente hai lavorato bene sui contenuti e sulla SEO e pensi che il tuo sito sia pronto a spiccare il volo. In realtà, c’è ancora qualcosa di davvero importante che devi prendere in considerazione.
Hai creato un sito accessibile per gli utenti che lo navigano? Se non sai rispondere con precisione a questa domanda o non sai quali siano i principi dell’accessibilità web che devi tenere a mente per far sì che il tuo sito web e il tuo blog siano apprezzati non solo da Google ma anche dagli utenti… beh, sei nel posto giusto!
Cosa si intende per accessibilità di un sito web?
È possibile definire accessibile un sito web dal momento in cui tutti gli utenti hanno la possibilità di poter accedere e navigare all’interno dei suoi contenuti senza alcun tipo di difficoltà.
Un po’ troppo vago, dici? Ok, ok, ora ti spiego meglio, prima però lasciamo che a dare una spiegazione di cosa sia davvero un sito accessibile sia una voce un pochino più… autorevole.
Come Tim Berners Lee, per esempio, che non solo ha creato il World Wide Web, ma si è sempre battuto negli anni affinché questo restasse uno spazio libero per ogni persona.
A proposito di ciò, ha affermato: “Il potere del Web sta nella sua universalità. L’accesso da parte di tutti, indipendentemente dalla disabilità, è un aspetto essenziale”.
Non bisogna ritenere, tuttavia, che solamente le persone con disabilità possano beneficiare di un sito accessibile. Quando il tuo sito è costruito a regola d’arte, allora anche le persone che utilizzano altri device possono accedere senza problemi, così come chiunque si ritrovi a navigare con una scarsa connessione internet o in situazioni dove non si ha la possibilità di ascoltare audio o guardare lo schermo con facilità (sembra che lavorino tutti a bordo piscina, ci hai mai provato però? Ecco…).
I quattro principi che rendono un sito accessibile
Un po’ come quando facciamo un dolce, anche per il nostro sito web ci sono dosi e ingredienti da tenere in considerazione. Insomma, in questo caso non vogliamo che sia accessibile q.b., ma che chiunque possa usufruire dei nostri contenuti con facilità.
Quindi, quali sono questi ingredienti? Le WCAG, ovvero le Web Content Accessibility Guidelines, forniscono linee guida concrete per la realizzazione di siti web, affinché questi rispettino gli standard universali di accessibilità.
Queste linee guida, elaborate dal WAI, Iniziativa per l’Accessibilità del Web, si articolano in quattro principi chiave.
Percepibile
Per rendere un sito accessibile, è importante che questo sia percepibile. Esatto, percepibile come quando esci il sabato sera dopo quattro settimane trascorse dentro casa.
In questo caso, tutti gli utenti devono essere in grado di percepire le informazioni presenti nel tuo sito e nel tuo blog.
Utilizzabile
La navigazione dell’interfaccia utente deve essere quanto più semplice possibile. Ciò vuol dire che tutte le funzionalità dovrebbero essere disponibili tramite tastiera e che l’esperienza utente dovrebbe procedere senza troppe interruzioni.
Sì, insomma, va bene il pop-up che ci invita ad iscriverci alla newsletter o quello che ci fa presente che c’è un’offerta sui nostri prodotti preferiti. Ma se poi i pop-up si ripresentano a ogni pagina…
Comprensibile
Qua non c’è troppo da dire: se vuoi un sito accessibile, devi assicurarti che tutte le informazioni presenti al suo interno siano chiare. Temi sia un lavoro impegnativo? In realtà lo è, ma puoi sempre farti guidare da chi tutto questo lo fa di professione.
Robusto
Chissà, forse quando ci dicevano di mangiare gli spinaci perché così saremmo diventati grandi e forti, intendevano proprio questo? Braccio di Ferro secondo me era un mago dell’accessibilità web!
Quel che è certo è che i tuoi contenuti devono essere forti abbastanza per essere interpretati da programmi utente e tecnologie assistive.
Strategie per migliorare l’accessibilità del tuo sito web
È impossibile fare un elenco completo e esaustivo di tutte le pratiche necessarie per rendere il proprio sito accessibile al 101%.
Tuttavia, quale posto migliore di questo per ricordare alcuni accorgimenti che, non solo rendono il tuo sito e i tuoi testi più accessibili, ma strizzano un occhio anche alla SEO?
Vediamoli insieme!
- Testo alternativo nelle immagini: utilizza il tag “alt” per descrivere le immagini. Una descrizione breve ma chiara è sufficiente per far sì che questa possa essere compresa anche da chi utilizza screen reader.
- Scelta dei colori: presta attenzione al contrasto tra i colori. Il fattore estetico deve giocare un ruolo secondario, rispetto alla possibilità per persone ipovedenti o con daltonismo di vedere con chiarezza le scritte e le immagini presenti nel sito.
- Ingrandimento del testo: capita spesso che alcuni siti non permettano l’ingrandimento fino al 200%, assicurati che con il tuo sia possibile!
- Denominazione dei form e dei moduli: esatto, anche etichettare i campi dei moduli faciliterà le persone che utilizzano tecnologie assistive. Se puoi, pensa inoltre a una soluzione alternativa rispetto al CAPTCHA visivo.
- Sottotitoli e trascrizioni: fondamentali per aiutare le persone sorde o ipoudenti a comprendere i contenuti audio e video presenti nel tuo sito.
Come verificare se il tuo sito è accessibile?
Gli accorgimenti che ti ho elencato sono fondamentali per iniziare a ragionare su cosa stai già facendo nella maniera corretta e cosa, invece, potresti modificare già da ora.
Ci sono, però, altri strumenti che ti permettono di approfondire nella pratica questi aspetti, iniziando a mettere le mani in pasta direttamente con il tuo sito.
Due validi plugin per WordPress sono WP Accessibility e OneClick Accessibility, estremamente utili per avere un elenco dettagliato dei problemi da risolvere e agire direttamente su di essi. Attenzione però: si tratta pur sempre di plugin, quindi le indicazioni fornite devono sempre essere controllate e “prese con le pinze”!
Conclusione
Entro il 28 giugno del 2025, tutte le imprese private dovranno far sì che i propri siti web siano completamente accessibili, in base a quanto deciso nell’European Accessibility Act.
Rimangono fuori, per ora, le microimprese, ma è comunque un segnale importante per il futuro dell’accessibilità web.
Non importa, comunque, che tu abbia un’impresa o un piccolo blog appena nato: costruire un sito accessibile è la chiave per dare sempre più concretezza all’affermazione di Tim Berners Lee. Rendere il Web davvero universale.